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venerdì 13 aprile 2012

Be just thankful to be alive - La battaglia contro il Nemico (parte I: il primo progresso)

Fortunatamente il Nemico non è (ancora) il MIO Nemico, ma lo è di tante persone e potrà esserlo, in futuro, di chiunque.

Provate a scrivere su Google il nome di un qualsiasi tipo di Nemico (in inglese o in italiano o in qualsiasi altra lingua), seguito dal termine "blog". Escono fuori le strorie più tristi, di gente che lotta, di gente che ha lottato e ha perso.
La parola "Nemico" è come la parola "Indigeno". Da ora in avanti la userò in questo blog per indicare il cancro in generale.

Il Nemico non bussa alla porta e non chiede il permesso. Il Nemico arriva e basta ed è terribile. La regola del Nemico (no, la canzone degli 883 era "La regola dell'amico"!) è:

"....bip... bip.... modificare.... modificare... distruggere.... distruggere... distruggere.... modificare.... conquistare.... espandere...... dominare.... dominare.... dominare..... dominare...."

Di Nemici ce ne sono tanti, tutti diversi, tutti MOLTO diversi ed imprevedibili. Nonostante i nostri sforzi e quelli di tanti ricercatori in tutto il mondo, io penso che battere il Nemico sia impossibile. Impossibile, almeno su questa Terra e in questa vita. Ma siccome niente è impossibile, sostituirei il termine "impossibile" con "molto poco probabile".
Le persone sane si fanno sempre tanti problemi (inesistenti o facilmente risolvibili). Le persone malate vorrebbero una sola cosa, che le persone sane spesso non si rendono conto di essere fortunate ad averla: una buona salute.

Oggi vi do una bella notizia, di un piccolo passo avanti che la ricerca ha fatto e a cui ho contribuito.
La strada che porta all'approvazione di un nuovo farmaco come trattamento anti-cancro è lunga e tortuosa, costituita da diverse fasi che necessitano l'approvazione da parte di comitati etici e agenzie regolatrici.

Il primo step è quello degli "Studi preclinici", in cui il farmaco viene testato su cellule e animali per ottenere le prime informazioni su efficacia e tossicità. Se tutto funziona per il meglio, il nuovo farmaco viene approvato per la sperimentazione sull'uomo, ed è pronto ad entrare in Fase I.
Durante la Fase I si cerca di capire se il farmaco è sicuro e qual è la dose che può essere utilizzata ad uso terapeutico senza effetti indesiderati gravi. Viene quindi testato su un piccolo gruppo di volontari (meno di 100 persone), malati in fase terminale nel caso di pazienti oncologici. I pazienti sono tenuti costantemente in osservazione e sottoposti a diversi tipi di analisi.
Se i risultati sono positivi, il farmaco può essere testato su gruppi più grandi di pazienti, non più di 200-300 persone (Fase II). Si cerca di confermarne la sicurezza e valutarne l'efficacia. In alcuni studi, le prime due fasi possono essere effettuate insieme (sicurezza ed efficacia).
Se il farmaco è efficace e sicuro entra in Fase III, dove viene somministrato ad un ampio gruppo di pazienti (qualche migliaio di persone). Sono studi molto lunghi e si valuta definitivamente il farmaco. In seguito all'esito di questa fase, le agenzie regolatrici decideranno se approvare o meno il nuovo farmaco per l'immissione in commercio. Esiste anche una Fase IV, dopo che il farmaco ha ricevuto l'approvazione per essere venduto, in cui si cercano effetti indesiderati rari o che si manifestano dopo lungo tempo. Effetti pericolosi possono portare al ritiro del farmaco dal commercio.

Un nuovo farmaco ha bisogno di molti anni prima di essere approvato per la sperimentazione sull'uomo. Quello a cui ho contribuito io finora è la parte degli "studi preclinici". L'esito degli esperimenti su cellule e animali deve essere perfettamente e dettagliatamente riportato alle agenzie regolatrici, che ovviamente non esitano a far notare i punti deboli e a chiedere ulteriori prove e verifiche. Lunghi esperimenti, analisi dopo analisi, report dopo report, aggiornamento del report, file excel dettagliati, giustificazione di ogni cosa fatta, discussioni, analisi e interpretazioni, scadenze per la consegna del report, attesa del verdetto finale.....
Dato l'esito positivo degli esperimenti fatti da quando ho iniziato il Dottorato qui a Helsinki, il nostro fighissimo farmaco ha finalmente ricevuto l'approvazione ad entrare in Fase I-II. Durante queste fasi purtroppo la maggior parte dei nuovi farmaci fallisce, ma è comunque un passo avanti...

Le statistiche dicono che una persone su tre si ammala/ammalerà di cancro.
Ricercatori di tutto il mondo: LET'S DO OUR BEST!!!

Saluti da Helsinki,

Simona

giovedì 5 aprile 2012

Che imbroglio se per innamorarmi basta un' ora

Carissimi lettori,

state pensando che oggi vi parli di come mi innamoro e quanto tempo ci metto per innamorarmi? No no, tralasciamo questa roba noiosa e poco interessante!!
Ho invece in mente di raccontarvi qualcosa di mooooolto divertente: gli Indigeni e il karaoke!

Nel titolo del post ho citato una frase della celebre canzone "Maledetta primavera" cantata da Loretta Goggi. Forse molti di voi (o tutti) già sanno che gli Indigeni hanno una propria versione di questa canzone: "Aikuinen nainen" cantata da Paula Koivuniemi, una cantante finlandese degli anni '60-'80.



Ma non è tutto... esiste anche una versione finlandese della canzone "L' Italiano" di Toto Cutugno (sono così immersa nella lingua finlandese che avevo inizialmente scritto "Kutugno" con la K... andiamo bene vai!):



Prima di partire per Helsinki, nel lontanissimo Ottobre 2010, mi ero messa a cercare e leggere tante informazioni sui Finlandesi.

Piccolo angolo pubblicitario: www.guidafinlandia.it  mi è stato moooolto di aiuto!! Tra l'altro lo scorso Juhannus a Nuuksio ho incontrato per puro caso con il fondatore del sito, quale onore! :)

Avevo letto di questa grandissima passione degli Indigeni, ma non mi aspettavo che fosse davvero una cosa così seria.
Finora ho assistito a 3 serate di karaoke, ma l'ultima è stata sicuramente la più divertente.

Piccolo bar tipico con poche persone, approssimatamente dai 50-60 anni agli 80 anni. Tutti karaoke-addicted e molto ma molto bravi. Poichè qui il karaoke è un affar serio e la Finlandia gode di una buona cultura musicale, la maggior parte degli Indigeni ha ottime qualità canore. Solitamente questi bar-karaoke hanno un repertorio molto ampio, con canzoni tradizionali finlandesi, famose canzoni in lingua inglese e perfino canzoni napoletane! Cantare "'O Sole mio" (dopo aver bevuto un litro di birra eh..) è stato molto divertente :D
Le canzoni finlandesi degli anni '60-'80 vanno ovviamente per la maggiore, almeno nei posti dove l'età media è abbastanza alta. Ultimamente mi sto facendo una cultura, così magari potrò cimentarmi con qualche canzone indigena la prossima volta. In realtà l'ho già fatto una volta, cantando "Sinä ja minä" dei Dingo davanti a tutti i miei colleghi di lavoro! Ho ricevuto tanti applausi e complimenti per la mia "bellissima" e "corretta" pronuncia, ma forse avevano solo bevuto un po' tanto e quindi non facevano caso ai miei numerosissimi errori. Gli Indigeni sono sempre supercontenti quando gli stranieri (I NEGRI, come mi chiamo da sola) mostrano tanto interesse per loro, la loro lingua e le loro passioni e tradizioni :)
Quando sarò vecchia e avrò forse dei nipoti, avrò sicuramente tante cose da raccontare (un po' come quando i nostri nonni ci raccontano la serie "Quando ero giovane io......").




Ho letto che addirittura i Finlandesi sono entrati nel Guinness dei primati, dopo essere riusciti ad organizzare il karaoke più lungo del mondo (240 ore!), battendo il record di 145 ore dei Cinesi. Inoltre, esistono dei taxi equipaggiati che consentono ai clienti di cantare durante gli spostamenti!
Questa passione per il karaoke mi stupisce molto. I Finlandesi sono molto chiusi, ma non si spaventano di cantare di fronte al pubblico. Come un' Indigena che lavora con me: non parla praticamente mai ed è sempre solitaria, ma appena sente qualche canzone in radio che le gusta, inizia a cantare alla grande!

E in Italia? Nella mia homecountry, il karaoke non riscuote molto successo. Negli anni '90 andava in onda su Italia 1 una trasmissione condotta da Fiorello, ve la ricordate? Dalle 20 alle 20.30, si esibivano dei concorrenti e alla fine il pubblico votava un vincitore. Che tempi, ero giovine!!




Ora in Italia si canticchia solo sotto la doccia! :D
Ovviamente c'è anche in Italia qualche posto-karaoke (prima che mi vengano a dire: "blablabla, fai di tutta l'erba un fascio, parli per luoghi comuni...blablabla). Qualche appassionato c'è sicuramente anche lì, ma non tanti come qui.

Concludo linkando qualche video di canzoni indigene (sono sicura che alcune le conoscete già):

Rauli Badding Somerjoki - Ikkunaprinsessa

Rauli Badding Somerjoki - Paratiisi

Paula Koivuniemi - Tummat Silmät, Ruskea Tukka

Sielun Veljet - Rakkaudesta

J. Karjalainen - Hän

Eppu Normaali - Voi kuinka me sinua kaivataan

Neljä baritonia - Pop-musiikkia

Neljä Ruusua - Sun Täytyy Mennä

CMX - Kultanaamio

Basta basta, sennò ci sto tutta la seraaaaa!


Saluti da Helsinki!

Simona

p.s.: Ora le email che sto ricevendo sono veramente tante, siete tutti molto gentili!! Prometto che mi impegnerò per rispondere pian piano a tutti! Grazie!!