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domenica 3 aprile 2011

Italy vs Finland: live music and gigs

Popolo!!!

Ho deciso che oggi vi racconto cosa ho piacevolmente notato riguardo alle differenze tra i concerti in Italia e i concerti in Finlandia. Ovviamente mi riferisco alle mie esperienze (sia in Italia che in Finlandia), ma sono consapevole delle differenze che ci sono in base al tipo di band che si va a vedere e al posto in cui si esibisce. Questo è solo un esempio.


Cosa succede in Italia
P. ha appena comprato il biglietto per andare a vedere il suo gruppo preferito, che suona venerdì 17 in un locale ad un'oretta da casa sua. Il gruppo dovrebbe iniziare a suonare alle 22, e il locale apre le porte alle 21 circa.
P. vorrebbe riuscire a capitare in una delle prime file.
P. sa bene che per riuscire a capitare in una delle prime file deve avviarsi da casa mooooooooooooolto presto e fare una lunga fila all'ingresso del locale.
Per questo motivo, P. decide di prendere addirittura un giorno di ferie.
Il giorno del concerto, P. si sveglia alle 7, esce di casa alle 8, arriva sul luogo del concerto alle 9.
P. trova davanti alla porta del locale una marea di gente accampata da chissà quanto, nonostante fossero appena le 9 del mattino.
P. si mette in fila e ci resta 12 ore.
Ore 21: apertura delle porte.
C'è molta agitazione tra la folla in fila, tutte le persone che entrano nel locale corrono all'impazzata verso il palco per riuscire a capitare il più possibile vicino ad esso.
P. riesce a meritarsi la quarta fila, ma man mano che altra gente entra nel locale, P. viene sempre più pressata.
La gente spinge e urla a più non posso nonostante è chiaro che ci sono altre persone davanti ed è poco probabile riuscire a scavalcarla spingendo.
Il concerto deve ancora iniziare e già inizia ad esserci gente che si sente male e sviene a causa della pressione e della mancanza d'aria.
P. sta diventando una sardina in scatola da tanto che è pressata.
Ore 22: inizio del concerto, band di apertura.
Mi spiace dirlo ma a nessuno frega niente della band di apertura. L'unico scopo della gente è spingere per riuscire ad arrivare il più avanti possibile.
Ore 23: arrivo della band tanto attesa
E' il caos, pogo, spintoni, caldo e gente che si sente male. P. arriva a fine concerto stremata. Aspetta senza speranza fuori dal locale in attesa dell'uscita della band (che a fine concerto si è dileguata nel backstage) e, senza risultato, torna a casa.

Cosa succede in Finlandia
K. ha appena saputo che il suo gruppo preferito suonerà venerdì 17 in un locale a mezz'ora da casa sua. Il gruppo dovrebbe iniziare a suonare alle 22, e il locale apre le porte alle 21 circa.
Il giorno del concerto, K. si alza presto la mattina, va a lavoro, torna a casa, prepara la cena, cena con calma, si prepara e verso le ore 20.15 si dirige verso il locale.
K. arriva a destinazione alle 20.45, si mette in coda in una fila ordinata (meno male che davanti ha solo poche persone!) e aspetta l'apertura delle porte (15 minuti di fila).
Ore 21: apertura delle porte.
Le persone in fila sono calme e pacifiche. Tra quelli che iniziano ad entrare nel locale, solo i primi corrono verso il palco ad occupare la prima fila. Gli altri hanno invece un unico target: il bar.
K. riesce a meritarsi la seconda fila, nonostante sia arrivata sul posto del concerto appena un quarto d'ora prima dell'apertura delle porte.
La gente se ne sta tranquillamente a bere al bar, qualcuno si avvicina al palco, mantenendo debita distanza l'uno dall'altro.
Chi si allontana dalla propria postazione per andare a prendere da bere o per andare al bagno, dopo riesce a tornare tranquillamente nel posto dov'era.
Ore 22: inizio del concerto, band di apertura.
Il pubblico è interessatissimo alla band d'apertura, c'è chi addirittura conosce i testi a memoria e canta a squarciagola.
Ore 23: arrivo della band tanto attesa
Il pubblico rimane calmo e tutti si godono tranquillamente il concerto. Nessuno sviene, non c'è quel caldo, quel caos e quella pressione. Ogni tanto capita di trovarsi accanto qualche individuo strano, ma poi sparisce in direzione del bar e pace.
A fine concerto qualche fortunato riesce addirittura ad andare nel backstage e qualche membro della band esce tranquillamente a prendere da bere senza essere assalito.
K. riesce a conquistare autografo e foto del batterista e torna felicemente a casa.


Ops, mi sono resa conto che è passato un mese dall'ultimo post (la data 5 Marzo si riferisce a quando ho iniziato a scrivere questo post). Sono sopravvissuta a un periodaccio ma ora dovrebbe seguire qualche settimana tranquilla. La primavera sta arrivando, ma c'è ancora tanto ghiaccio da far sparire. Let's eat it!



3 commenti:

  1. Sembri un roditore, come quelli che affetti ogni giorno !

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  2. Ciao Simona!
    Che emozione scoprire e leggere il tuo blog! Il primo luglio mi trasferirò ad Helsinki per studiare il finlandese e fare domanda di ammissione ad una laurea specialistica, è il mio sogno da sempre e sono davvero emozionata all'idea di partire...
    Dopo quello che hai scritto direi che non vedo l'ora di andare al mio primo concerto in Finlandia, da come li descrivi, visto che qui sono abituata a piazzarmi davanti all'ingresso del locale all'alba e a dover difendere il mio posto in prima fila con le unghie e con i denti.
    Ho letto che hai anche una pagina su Facebook, però cercando il titolo del tuo blog non la trovo.
    Se mi dici come trovarti anche lì mi piacerebbe restare in contatto! ^.^
    La mia mail è ellene(at)tin.it

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  3. Ciao Simona! lunedì parto per helsinki per una settimana, il tuo blog è splendido complimenti! Lo avevo già visto qualche tempo fa..e adesso che sto per venire su..mi piacerebbe tenermi in contatto...(sono anch'io toscana, Pescia)! la mia mail heilie@libero.it chissà se vedrai questo post prima di lunedì. Ciao Miky

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