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sabato 17 settembre 2011

Suomessa me emme suutele!

Terve!
Minä olen Simona ja olen Italialainen. Minä asun nyt Helsingissä, mutta ennen asuin Luccassa, Italiassa. Minä puhun italiaa ja englantia. En puhu suomea, perkele!
Minun isä ja minun äiti asuvat Luccassa, mutta minun poikaystävä asuu Pratossa (bwahahahah Pratossa???).
Minä olen tutkija ja opiskelen syöpähoitoja. Olen työssä Biomedicumissa.
Minä en katso (cazzo!) televisiota. Minä luen kirjaa ja kuuntelen musiikkia (parasta musiikkia!) tai soitan kitaraa.

Ok, a parte le ultime frasi e il perkele, questo è quello che ho imparato in 2 lezioni di finlandese :)
Mi fa ridereeeee! Mi fa ridere come cambiano i nomi: Italiassa, Luccassa, Pratossa, Biomedicumissa... Ma Tampereella e Vantaalla sono le mie preferite :)
E' probabile che abbia fatto un po' di errori ma vabbè... ho difficoltà a ricordare dove vanno messe le ä e le  ö invece che a e o normali. E sono solo all'inizio :|  Per non parlare della pronuncia di parole come "yötä"! Ma ce la farò a impararlo beneeeee! Quando sono partita per Helsinki mi sono detta: "Uno degli obiettivi di questo luuuungo viaggio, è quello di imparare il finlandese", con la curiosità di vedere se è possibile imparare bene una lingua da zero alla non più giovane età di 26 anni.
Al corso siamo una trentina (forse anche meno). E' un gruppo molto eterogeneo, ci sono spagnoli, italiani, inglesi, russi, portoghesi, svedesi, indiani, africani, cinesi, austriaci, lituani e poi non mi ricordo.. ma sicuramente ho saltato qualcuno. Per ora mi diverto e mi piace!

Riprendendo il titolo, "Suomessa me emme suutele" significa che in Finlandia non ci si bacia. L'opettaja (l'insegnante) si è raccomandata di non salutare dando i bacini, come si fa ad esempio noi in Italia. Tra amici al massimo ci si abbraccia, altrimenti solo una stretta di mano. Credo che sia una cosa un po' comune in nord Europa e questo mi ha fatto venire in mente un episodio che mi è successo in estate 2010.
Ero in un locale nei pressi di Firenze e un amico del mio ragazzo aveva come ospiti due ragazzi svedesi, che erano venuti in Italia a fargli visita. A fine serata, siamo rimasti un po' a chiacchierare. Uno dei due ragazzi svedesi aveva bevuto un po' (strano eh!) ed era collassato a letto, mentre l'altro è rimasto con noi a chiacchierare/cazzeggiare fino a tarda notte. Quando è venuta l'ora di andare via, ho iniziato a salutare nel solito modo, cioè dando due bacini a tutti. Quando ormai avevo salutato tutti ed era rimasto il ragazzo svedese, un dubbio atroce mi ha assalita: *e ora lui come lo saluto? bacini?*. Avevo dato due bacini a tutti e mi tornava male non darglieli anche a lui, che è discriminazione?? Quindi l'ho salutato come ho salutato gli altri. Ma, dalla faccia che ha fatto, ho capito che non avrei dovuto. Bwahahahah poverino! Vabbè.. paese che vai, usanza che trovi! Lui era in Italia e l'usanza è questa, tiè!
Quindi attenzione, niente bacini quassù al freddo!

Ok questo è il post del più e del meno.
Ieri sono andata al Nosturi a vedere, per la terza volta a Helsinki, i Negative. Ora sono sicura che qualcuno tra i miei lettori, smetterà di leggere. Senza fare nomi :)
Beh in realtà voglio solo dire che i Negative, che tante persone che conosco criticano, a mio parere sono una delle band più capaci dal vivo. Sia dal punto di vista tecnico/musicale, sia dal punto di vista dello show, del "saper stare sul palco" e del coinvolgimento del pubblico. Proprio si vede che è un gruppo che suona con impegno e passione e non solo perchè devono farlo e per fare soldi.
Se dovessi fare una scaletta dei migliori concerti che ho visto qui a Helsinki, sarebbero al primo posto, seguiti dai Sonata Arctica, dai Tarot, dagli Anathema e dagli Amorphis.

And now, invece delle solite foto, metto qualche video :)






Ora potrei raccontarvi l'interessante storia di due ragazzi australiani conosciuti ieri sera, in scambio culturale per 4 mesi in una famiglia finlandese, capaci di dire le parole più importanti (vittu e perkele), che non sapevano neanche cosa fosse la Finlandia prima di venirci; come potrei raccontarvi l'interessante storia di una ragazza di Tampere capitata per caso al concerto dei Negative perchè il suo ragazzo aveva da fare non so cosa (e non voglio saperlo) e lei non voleva stare in albergo da sola; ma potrei raccontarvi anche la storia di un ragazzo indiano adottato da piccino da una famiglia finlandese e ora è più finlandese di chi ha il DNA finlandese; o potrei semplicemente parlare di come l'Italia si fa sfuggire non solo i suoi cervelli, ma anche quelli degli altri paesi; o potrei scrivere qualcosa su chi vorrebbe trasferirsi in un altro paese per amore, ma non ce la fa...
Tante storie e tante vite diverse, che forse si incrociano o forse no, e che mi fanno venire in mente il finale del film Donne Darko :)



Hyvää yötä!

Simona





4 commenti:

  1. Bhè, che ti posso dire...nonostante io sia italiana come te, l'usanza dei bacini non mi è mai andata a genio! Ho del parentado non diretto in Belgio, e lì, per esempio, i baci che si danno quando ci si saluta sono tre, perchè due "è da traditore", così dicono.
    Lo scorso aprile ho fatto una serie di concerti col coro in cui canto per il 150esimo dell'Unità d'Italia, e abbiamo cantato la Prima Assoluta del Requiem scritto da un giovane compositore svedese, trapiantato in Australia. Avendo io creato l'evento su Fb, e avendolo lui visto in anticipo, quando ci siamo presentati di persona, mi ha ovviamente riconosciuta, e abbiamo fatto amicizia, seppure in 4 brevi giorni. Però, in effetti, i famosi due bacini di saluto, non ci sono mai stati, e alla fine del piccolo tour abruzzese, c'è stata solo una calorosa stretta di mano, nella quale sono stata io a fare per prima il gesto. Ma ci è rimasto così contento!... Mi hai ricordato, con questo post, che devo aggiornare il blog con le perle di cultura apprese in vacanza. Se vuoi, fai un giro "dalle mie parti". Io ti seguo sempre con piacere, anche perchè scrivi molto bene.
    Alla prossima!
    Aurora

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  2. P.S. scusami, piccolo particolare che ho dimenticato di postare: fai attenzione a fare di tutti gli scandinavi un fascio. Non so dai Norvegesi, ma tra Svedesi e Finlandesi non corre buon sangue (non che si odino, ma i primi si considerano "nobili", rispetto ai secondi, me ne sono resa conto quando ho detto a Joakim che andavo in Finlandia per le vacanze estive, e ho visto la sua faccia un po' ...come dire...schifata...). Per dirla alla Valomaniera, Finnish people are considered "scumdinavic"!

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  3. Il concerto dei Tarot a cui ti riferisci era quello ad Agosto all'On the Rocks? Se si c'ero anch'io! Scusa se non mi sono più fatta viva ma una volta arrivata qui come immaginerai sono stata travolta dagli eventi, comunque mi sto trovando benissimo!

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