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sabato 1 ottobre 2011

Per sentirsi a casa, basta andare all'ambasciata d'Italia!

Questa la devo raccontare!

Mercoledì mattina mi é venuta la brillante idea di andare all´ambasciata d´Italia a Helsinki. L´anno scorso, appena arrivai qui, ci andai per farmi fare il passaporto, altrimenti non avrei portuto aprire il conto in banca. Dato che ero appena arrivata (a inizio Novembre) e il primo stipendio me l´avrebbero dato solo a fine mese, decisi di fare il passaporto solo per l'Europa, in modo che avrei inizialmente pagato meno. Tanto mi avevano detto che estenderlo a tutto il mondo sarebbe stato facile: “Si si signorina, lei paga i restanti soldi, noi mettiamo un bollino, un timbro, una firma e via!”. Semplice e veloce no?

Mercoledì mattina sono arrivata all´ambasciata all´orario di apertura, alle 10. Per fortuna non c´era ancora nessuno.
Io: “Buongiorno, vorrei estendere il passaporto per usarlo in tutto il mondo”
Console: “Vediamo.. ah sí sí, questo é valido solo in Europa, ok ok, tra l'altro questo l´abbiamo fatto qui, lo feci io mi ricordo, sono 40 euro e 30.”
*pago*
Console: “Aspetti due minuti”
I due minuti diventano 15. Dopo 15 minuti arriva un altro console:
Console 2: “Signorina scusi ma abbiamo un probbblema con la stampante, ho provato 3 volte a stampare la ricevuta ma non funziona, stiamo cercando di risolvere”
Io: “Va bene, aspetto…”
Dialogo tra i due consoli che cercano di risolvere il problema, mentre io aspetto:
Console 1 : “Aspé dammi a´ cartuccia dd´a stampante, la mettiamo qua, cosí vediamo se é un probbblema dd´a macchina”
Console 2: “Ma che é sto numero? 9-11, 9-11”
Console 1: “Ma nooo questo é un numero a caso, metti a´percezione qui, a´percezione qui qui”
Console 2: “Ma ndó stá o regggistro??”
Console 1: “Ma nunn´é regggistrato!”

ecc… ecc… ecc…  Intanto i DUE MINUTI diventano TRENTA. Dopodiché il console 1 viene da me:
Console 1: “Signorina scusi ma c´é un probbblema, il suo passaporto era stato inserito in un vecchio sistema e ora con il nuovo sistema non viene riconosciuto. Bisogna che telefoni al ministero… lei che impegni ha per oggi?”
Io: “Eh io dovrei andare a lavoro… oggi pomeriggio peró sono di nuovo in centro, ma qui é chiuso”
Console 1: “ A che ora puó passare oggi?”
Io: “Ma anche verso le 16.30. Ma qui non é chiuso?”
Console 1: “Sí sí é chiuso ma lei dica al citofono che ha un appuntamento con noi del consolato e la aprono”.
Alle 16.30 sono tornata all'ambasciata e per fortuna avevano risolto, ho ritirato il passaporto e tutto è a posto!

Se fosse capitato in Finlandia, avrebbero potuto verificarsi due cose:

Storia n°1:
Io: “Buongiorno, vorrei estendere il passaporto per usarlo in tutto il mondo”
Console indigeno: “Sono 40 euro e 30”.
*pago*
Console indigeno: “Aspetti due minuti”
Dopo 1 minuto e 59 secondi torna il console indigeno: "Ecco il suo passaporto, arrivederci".

Storia n°2, caso in cui si fosse verificato il problema della stampante:
Io: “Buongiorno, vorrei estendere il passaporto per usarlo in tutto il mondo”
Console indigeno: “Sono 40 euro e 30.”
*pago*
Console indigeno: “Aspetti due minuti”
Dopo 1 minuto e 59 secondi ritorna il console indigeno:
Console indigeno: “Signorina scusi ma abbiamo un problema con la stampante, torni domani."
Io: “Ma... se ripassassi più tardi, dato che devo comunque tornare in centro?”
Console indigeno: "Più tardi è chiuso". PUNTO.

Gli Italiani sono molto più flessibili e bonaccioni, qui invece niente storie. Un po' come quando dovevo aprire il conto in banca qui in Finlandia. Mi serviva il passaporto, ma la segretaria del posto dove lavoro mi aveva detto di provare comunque in diverse filiali, magari avrei trovato qualcuno che me l'avrebbe aperto lo stesso. Quindi girai diverse banche.

Banca 1:
Io: "Salve, dovrei aprire un conto"
Impiegato: "Serve il passaporto". E mi mandava via...

Banca 2:
Io: "Salve, dovrei aprire un conto"
Impiegato: "Serve il passaporto". E mi mandava via...

Banca 3:
Io: "Salve, dovrei aprir...
Impiegato: "Passaporto". E mi mandava via...

E così via....

Se fosse stato in Italia:
Io: "Salve, dovrei aprire un conto"
Impiegato: "Servirebbe il passaporto ma... possiamo fare anche senza" 
Ollèèèèèèèèèèèèèèèèèè! W l'Italiaaaaaaaaaa!

Adesso, poichè finora ho parlato fin troppo bene della Finlandia e degli indigeni e mi sono venuta a noia da sola, parlerò un po' male. In particolare, voglio parlare male delle indigene (le donne finlandesi).
In quasi un anno di permanenza qui, ho capito che le indigene sono delle nullafacenti strafottenti. Almeno quelle con cui ho avuto a che fare finora, che non sono poche. Per le indigene le cose più importanti nella vita sono:
1) Il parrucchiere
2) Le unghie
3) Il caffè
4) Le sbronze del fine settimana, ma anche non del fine settimana
5) Sfornare figli (magari concepiti con "non si sa chi" in un momento di buio totale post-alcool).

Se c'è qualcuno che sta morendo per strada e in quel momento si trova a passare una indigena che sta andando dal parrucchiere, lei lascia morire il tizio per strada, perchè ha da andare dal parrucchiere! Ok, magari questa è un' esagerazione, ma è per rendere il concetto.

Quante volte sono stata lasciata da sola in laboratorio ad aspettare un aiuto richiesto più volte, che è arrivato solo dopo una luuuunga pausa di chiacchiere e caffè? Quante volte sono stata lasciata da sola in laboratorio ad annegare tra mille animali, perchè la persona che avrebbe dovuto aiutarmi aveva da andare dal parrucchiere? O a farsi le unghie? O a prendere i figli a scuola? I figli da andare a prendere sono importanti solo perchè così escono da lavoro alle 3, o anche prima. Quando invece c'è da andare a sbronzarsi per feste, i figli vengono bellamente lasciati alla nonna, alla sorella, alla sorella della nonna, all'amica, all'amica dell'amica, al cognato dell'amica della sorella, alla cugina dell'amica del cognato dell'amica della sorella... ecc... ecc......

Al contrario, gli indigeni maschi (gli uomini finlandesi), lavorano come dei dannati. 
1) Il mio capo-genio si fa un culo stratosferico, risponde e manda email a tutti gli orari (anche di notte), resta nel suo ufficio dalla mattina presto fino alla sera tardi, con una veloce pausa pranzo e tanti caffè consumati in ufficio, mentre lavora. 
2) Un indigeno biondo giovanissimo, neolaureato in medicina che ha anche quasi finito il dottorato perchè l'ha fatto contemporaneamente agli studi di medicina. E' l'unico che becco in laboratorio anche nel fine settimana o la sera tardi. Anche lui lavora non-stop.
3) Un altro indigeno biondo giovanissimo, dentista con tanto di studio, che fa il dottorato per hobby. Anche lui spesso il fine settimana e la sera tardi lavora.
4) Un altro indigeno di un altro gruppo di ricerca, l'esemplare degli stakanovisti. Lui è SEMPRE in laboratorio, tutti i giorni a tutte le ore. Alle 7 di mattina, alle 20 di sera, venerdì sera, sabati, domeniche. E lavora di continuo, non si ferma MAI. Avanti, indietro, provette, pipette, becker, passa, ripassa, ritorna, ripassa.... Ha lasciato il solco nel pavimento di quei corridoi. L'unica volta che non c'era è quando sono andata in laboratorio alle 4.30/5 di mattina. Io sono più matta di lui :|

Io non ho mai visto un gruppo di indigeni uomini mettersi al tavolo del caffè e passare ore ed ore ed ore a sorseggiare e chiacchierare, mai. Solo le donne. Così come la pausa pranzo: gli uomini mangiano velocemente e, quando hanno finito, si alzano e se ne vanno. Il caffè lo prendono in ufficio. E non mi hanno mai fatto aspettare quando ho chiesto loro aiuto. 
Le donne con calma, chiacchierano, si fermano un po' anche quando hanno finito di mangiare, poi caffè, ancora chiacchiere.... ecc... ecc...
Ovviamente ci saranno le eccezioni, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e bla bla bla bla bla, le solite frasi. Questa è solo la mia esperienza di 11 mesi.

Ora, per calmare un po' le acque, vi faccio vedere le foto che ho fatto stamattina: la natura autunnale finlandeeeees!




Queste rampicanti rossissime mi piacciono un sacco!






Guardatelo, com'è maestoso! :D


Da notare la mia bicicletta con la borsa degli HIM *_*





Cavallo goloso!



















Ho appena visto che ho superato le 6000 visite. Mi piace controllare le statistiche e vedere che mi leggono da tutto il mondo! Grazie grazie, avete tanta pazienza :)

Ciaooooooooo

Simona







2 commenti:

  1. ciao!mi chiamo sara ,sono laureata in medicina , e a marzo finisco la specializzazione in oncologia, sono in trattativa per l inizio di un phd al FIMM...in realta ero un po scettica pero' inizia a piacermi la cosa...Tu che ne dici?Mi sembra un ottimo centro di livello internazionale...

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  2. Leggo questo post con MOLTO ritardo e posso dirti solo una cosa, le peculiarità degli indigeni femmina che hai notato sono identiche a quelle che ho osservato anch'io!
    Non credo sia parlar male in fondo, ho alcuni amici finlandesi che la pensano così.. dopo che l'ho sentito dalle loro bocche ho deciso che mi sento autorizzata a parlar male della componente femminile finnica (con le dovutissime eccezioni!).

    P.S. Complimenti per il blog :)

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