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venerdì 28 ottobre 2011

Signori e signore: domani, 29 Ottobre 2011, festeggio un anno a Helsinki

Un anno è passato da uno dei giorni più tristi della mia vita: il giorno in cui mi sono lasciata la vita vecchia alle spalle per iniziarne una nuova.

Cosa rimpiango della vita vecchia? Gli affetti.
Cosa non rimpiango della vita vecchia? Le teste di katso!

Cosa mi piace di più della vita nuova? L'indipendenza.
Cosa non mi piace della vita nuova? Lo stress, che è il triplo di quello che avevo nella vita vecchia.

Comunque, a conti fatti, mi è andata bene. Ho avuto tanti alti e bassi (e a volte ne ho ancora), ma dicono che il primo anno è quello più duro. La fase 2 dello shock culturale è andata via alla grande (anche se a volte ancora adesso mi pare che gli indigeni non capiscano un cazzo, ma vabbè).
Proseguo con la fase 3, che dovrebbe durare un anno o due. Tra l'altro mi sono accorta di aver acquisito un "atteggiamento finlandese" preoccupante.
Lo studio della lingua procede bene. E' difficile, è veramente difficile, e più si va avanti e più è difficile. Ma mi piace un sacco e mi diverto a studiarla, quindi no problem. Se imparassi bene la lingua, non mi muoverei più da qui (anche se non la imparassi, a dire il vero).

Il lavoro, che alla fin fine è il motivo principale per cui sono qui, va avanti come deve andare. Ho imparato tante cose ma ho ancora tanto da imparare. Mi sono anche resa conto che per diventare "senior researcher" (che è quello che voglio) devo uscire fuori di testa. In un anno a Helsinki ho già perso qualche rotella, vediamo un po' quante ne perdo nei prossimi anni. Ci vuole tanta motivazione, veramente tanta... altrimenti sarebbe impossibile farcela. Questa settimana ho lavorato una media di 10 ore al giorno. Tanti lunghi esperimenti da seguire, con poche e brevi pause.
Leggo che ora in Italia c'è un superponte 29-30-31-1, che per me qui non esiste perchè lavoro tutti e 4 giorni... questa è un'altra cosa che rimpiango della vita vecchia :|
Ma se c'è una foooorte motivazione si fa tutto, l'importante è non perderla mai.

Un altro paio di cose:
- mi dispiace per gli indigeni che leggono o se qualcuno ha parenti/amici/ragazzo/ragazza/marito/moglie indigeni. Ne parlo tanto male, ma ne ho parlato anche tanto bene. Spero che nessuno si offenda! E poi chissà loro cosa pensano di noi e quante ne dicono, sicchè siamo sicuramente pari.
- ho in mente 2 cose di cui parlare che meritano dei post a parte, ma non ho ancora avuto il tempo di scriverle (e questo post aveva la precedenza su tutti). Prossimamente forse.....
- sono pronta per affrontare il secondo inverno: sto aspettando la neve per distruggerla sorridente con le mie impronte quando è troppo perfetta e per fare di nuovo la stupida con la macchina fotografica (con gli indigeni che mi guardano sbalorditi).

Il 22 Dicembre, comunque, finalmente vado un po' a casaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Saluti da Helsinki.

Simona

1 commento:

  1. In bocca al lupo per il nuovo inverno che ti attende :) ma ormai, sei di casa :)
    Se sei già lì da un anno (anche con alti e bassi, che si hanno ovunque) significa che ormai hai la corazza fatta :)

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