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sabato 11 febbraio 2012

Gli indigeni non si dicono: "Ti amo"

Cari lettori e lettrici,

ho felicemente constatato che il blog ha raggiunto le 10.000 visite. Quando iniziai a scriverlo, mai mi sarei aspettata un numero così alto!!
Mi spiace che scrivo sempre meno, ma le novità non sono tante e non voglio annoiarvi con le solite storie "E' inverno, c'è la neve, fa freddo" ecc. ecc. Si sa che ci sono montagne di neve, con -17°C e si crepaaaa!!!
In tutta Europa è così, persino in Toscana! Mi piace quando, su Facebook, le persone mettono le foto di quei due fiocchi di neve caduti e si lamentano dei -3°C :)  Dilettanti!!! :D
Tante persone hanno l'idea che in Italia, per due fiocchi di neve, tutto il traffico è in panico, mentre qui è sempre tutto perfetto anche con tonnellate di neve. Allora lo riscrivo (mi sembrava di averlo già detto): non è tutto sempre perfetto qua! Venerdì scorso ho dovuto fare metà del tragitto "lavoro-casa" a piedi, perchè il traffico era completamente bloccato e l'autobus percorreva un metro ogni ora. Non è stato divertente.
Si fa il possibile, ma neve e ghiaccio creano disagi ovunque, a chi più e a chi meno, ma comunque disagi. Sfatiamo questo mito della perfezione assoluta in tutto :)

Oggi vi racconto una curiosità sugli indigeni che ci è stata detta dalla nostra insegnante di finlandese. Non so se sia vero o meno. Comunque, dopo la storia che in Finlandia non ci si bacia, è venuta fuori la storia che gli indigeni non si dicono neanche "Ti amo".
"Ti amo" è considerato troppo forte, troppo poetico, per cui gli indigeni si limitano ad un "Mi piaci", anche dopo anni e anni di matrimonio. Oddio... trovare qui in Finlandia coppie felicemente sposate da tanti anni è raro (per non dire impossibile), ma questa è un'altra storia. Se uno dei due dice improvvisamente "Ti amo", è considerato un problema: come mai ha detto "Ti amo"? Cosa è successo?? Cosa c'è che non va??
Sarà vero?

Ma qui sembra vietato anche ridere (è concesso solo da sbronzi)! Ieri sull'autobus c'era una ragazza finlandese che rideva a crepapelle, proprio di gusto, rumorosamente. Era con un ragazzo e non era sbronza, semplicemente rideva per qualcosa! E tutti sull'autobus la guardavano in modo sospetto.. "Oggesù che ha da ridere così? Perchè ride?? Oh fai silenzio!!". Non si può essere ILOINEN qui? :D

Detto questo... a fine mese saluterò il CIMO building, mio domicilio per un anno e tre mesi. Mi sposterò vicino al luogo di lavoro, sperando di eliminare un po' di stress :)
E così, chiudo definitivamente un capitolo e ne inizio un altro.

Saluti da Helsinki!

Simona

3 commenti:

  1. Ciao Simo! E' bello rileggerti, anche dopo tanto tempo!
    E' normale entrare nella routine, dopo tanto tempo che abiti in un posto, ma è anche bello che tu trovi ancora qualcosa del popolo indigeno che non conosci... Poi, che tu lo reputi bello o brutto, non importa, è un tassello in più al tuo bagaglio di esperienza personale! XD
    Ti lascio un saluto caloroso, anche sotto una coltre di due metri di neve, e ti auguro la buona domenica. E non crucciarti se non scrivi spesso come vorresti, abbi la certezza che i tuoi fedelissimi ti seguono sempre, e ti sono sempre vicini col pensiero! Un abbracio!

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  2. Beh....in effetti...considerando come sono gli indigeni ;)
    Ovviamente c'è l'eccezione alla regola, ma se ci fai caso anche tra donne ci si saluta dandosi la mano, non con i baci sulla guancia...

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