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martedì 13 marzo 2012

Minusta on kiva asua Suomessa!

Quanto inglese avete imparato dalle canzoni? 
Per me è venuto il momento di ascoltare canzoni finlandesi, leggere il testo, cercare di capirlo e impararlo a memoria canticchiando, così che le parole nuove imparate mi restino bene in mente. 
Quando si parlava di studiare qualcosa, mia nonna diceva sempre, in napoletano: " 'mparatell cantann", cioè "Imparalo cantando". In effetti, si ricordano tante cose se si canticchiano :)
Finora ho raggiunto l'obiettivo di imparare almeno una canzone in finlandese, dall'inizio alla fine. E' stato un po' difficile, il testo è lungo e complesso, ma la canzone è molto bellina ed è diventata subito la mia preferita *_* :




mmmmmm.... ....... tornando seria (il che è difficile in questo periodo)....

Mutta mutta... oggi vi parlo di qualcosa di importante nella cultura finlandese: la/il Sisu! Non so che articolo ci voglia in italiano ma vabbè... per me è una donna, quindi dirò "LA" Sisu.
Pare che gli Indigeni siano guidati da questa grandissima forza di volontà, determinazione e perseveranza, che li aiuta a superare le avversità e portare una cosa a termine senza considerare troppo il prezzo da pagare. E' quella determinazione che permette di raggiungere il proprio obiettivo, nonostante gli ostacoli. E' "lo spirito finlandese", coraggio, ferocia e tenacia, capacità di continuare a lottare quando la maggior parte della gente si sarebbe già ritirata. Lottare con la volontà di vincere. 

Ho letto che un esempio famoso della Sisu finlandese si ebbe durante la guerra d'inverno del 1939-1940, quando l’Unione Sovietica, con un esercito di più di 400.000 uomini tentò di invadere la Finlandia. Il paese nordico, schierò tutte le sue forze, circa 100.000 uomini, per resistere all’attacco russo. L’esercito finlandese fece ricorso a tutta la sua determinazione e forza di volontà, resistendo per più di 4 mesi ai violenti attacchi dell’Armata Rossa. Il conflitto si concluse con concessioni economiche e territoriali minime da parti dei finlandesi.


"Se avrai abbastanza Sisu, forse non vincerai sempre, ma sicuramente non perderai mai". 



In quasi un anno e mezzo qui in Finlandia, ho notato taaaanta Sisu, soprattutto nelle persone anziane. Non so se questo sia davvero un esempio di Sisu, comunque quello che ho spesso visto, è che qui le persone anziane cercano a tutti i costi di cavarsela con le proprie forze, anche con mooolta ma mooolta fatica. Tante persone molto anziane, in giro in inverno quando fa molto freddo, che camminano a fatica lentamente sul ghiaccio, che cercano di salire sui mezzi pubblici, sforzandosi di restare anche in piedi se non trovano posti liberi per sedersi. E' vero che gli Indigeni non chiedono mai aiuto, cercano sempre di arrangiarsi e cavarsela da soli. Ed è anche vero che spesso gli Indigeni non offrono neanche il proprio aiuto, se non viene a loro esplicitamente chiesto. 


Situazione 1: Donna anziana sull'autobus, in piedi perchè non c'era nessun posto libero. La donna era molto in difficoltà, ma nessuno si alzava per cederle il posto. La donna era così sorpresa e contenta quando le ho detto di sedersi al mio posto che ha continuato a ringraziarmi per tutto il viaggio, mettendomi anche in imbarazzo perchè non sapevo cosa dire!! Qui sono abituati così... tutti sono indipendenti, da giovani e da vecchi.

Situazione 2: In uno dei miei primi giorni di lavoro (l'anno scorso quando ero appena arrivata), mi capitò di dover sollevare degli scatoloni a momenti più grandi di me. Ero moooolto in difficoltà e nessuno si offrì di aiutarmi, pur vedendomi che da sola avevo poca probabilità di riuscirci. Mi arrabbiai e ci rimasi male perchè nessuno mi aveva considerata, mentre se fossi stata in Italia, si sarebbero fatti in 4 per aiutarmi. A distanza di tempo ho capito che gli Indigeni sono così: o chiedi aiuto, oppure significa che che te la puoi cavare da solo.

Situazione 3: Una ragazza in laboratorio si trovava nella mia stessa situazione di prima, a sollevare degli scatoloni più grandi di lei. Era notevolmente in difficoltà e nessuno l'aiutava, quindi l'ho aiutata io. Ogni volta che aiuto spontaneamente qualcuno, mi guardano come se fossi un'aliena e ringraziano ringraziano ringraziano ringraziano... Ora ho imparato il trucco, offrire aiuto! E tutti mi amano :) 

Sembra che gli Indigeni non abbiano idea dell'aiuto offerto spontaneamente. Loro avranno pure la Sisu, ma secondo il mio pensiero e la mia cultura, un semplicissimo aiuto offerto da un'altra persona, senza volere niente in cambio, ha tutto un altro valore. E a notare il loro stupore e contentezza, forse in fondo in fondo lo pensano anche loro. Ma sono così testardi, inflessibili, rigidi, lineari e logici, che non lo ammetteranno mai.

Quante differenze che ci sono, quante differenze!!!


Saluti da...........



Simona


giovedì 8 marzo 2012

Le storie a distanza

Cari lettori,

oggi vi parlo di un argomento che non ha molto a che fare con la Finlandia, con gli indigeni e le loro tradizioni, ma riguarda comunque la mia esperienza in questo freddo paese.

Quando sono partita per Helsinki, ho fatto il grandissimo errore di lasciare il ragazzo in Italia.
"Mi raggiungerà dopo..."
Già immaginavo entrambi in Finlandia, con un buon lavoro, una bella casetta e una bella vita. Tanti sogni, ben poche speranze di realizzarli.

Le storie a distanza non funzionano, la distanza uccide tutto. La cosa brutta è che, quando ero più giovane, avevo già avuto esperienze simili. Si trattava di poche ore di treno ed era già un problema. Siccome l'esperienza insegna (o almeno dovrebbe), mi ero imposta di non vivere più storie del genere.
2500 km di distanza non erano certo stati programmati. Mi sono spesso incolpata per essere venuta qui, ma poi penso che se fossi rimasta in Italia (sicuramente costretta a rinunciare alla carriera di ricercatore), le cose sarebbero potute andare male lo stesso. E allora sì che mi sarei arrabbiata...

Bisogna scegliere. Tutte le scelte hanno lato positivi e negativi. La scelta perfetta non esiste. Scegli una cosa, devi rinunciare a qualcos'altro. Esistono casi in cui uno dei due della coppia va via per qualche anno, poi ritorna nel paese di origine e si sposano. Non oso pensare a quanti problemi e quante crisi durante gli anni di distanza. Anzi, in realtà posso anche pensarci perchè li ho vissuti anche io.


Dunque, se provate a scrivere su google "Storie a distanza", vengono fuori un sacco di esperienze, forum, consigli. Beh vi dico la verità... sono tutte cagate!!! Sono solo tante belle parole. Gli unici commenti con cui concordo sono di questo tipo:


"Non durerà e dopo starai malissimo, purtroppo è così... se poi aggiungi la gelosia.....figurati! Non si vive più, vivi facendo passare i giorni aspettando solo il giorno in cui finalmente vi rivredete". 
E' praticamente quello che ho fatto per un anno e mezzo.


"Se sono triste e ho voglia di un bacio non sono capace ad accontentarmi di una webcam o a dover fare 2 ore di macchina…"
Nel mio caso, altro che 2 ore di macchina...


"Non è così facile come lo dipingete..finite le cartoline virtuali, i messaggini, le chiaccherate in cam…quello che resta è sempre quella mancanza enorme di lui…"


"Un consiglio ce l’ho io, lasciarsi! nel 99% dei casi è la miglior soluzione per entrambi!"


"Credo che la relazione a distanza sia da considerarsi come una fase momentanea più o meno lunga e sicuramente non definitiva, non può restare "a distanza" all'infinito, se la storia deve andare avanti prima o poi deve esserci un avvicinamento".


Il problema principale è: ci sarà mai un avvicinamento? Io davvero non so se dopo il dottorato tornerò in Italia. L'ultima volta che sono tornata a casa ho avuto uno shock culturale al contrario. Passata l'euforia iniziale, mi stavo quasi deprimendo. Se non ci fosse stata la famiglia, avrei davvero pensato di anticipare il volo di ritorno a Helsinki.

Ho avuto tanti problemi appena sono arrivata qui, ma da qualche mese sembrano essere passati definitivamente. Il rapporto con gli indigeni è ancora di amore-odio, ma da quando ho iniziato a studiare la loro impossibile lingua, le cose sono migliorate di molto. E sono sempre stata del parere che bisogna sempre migliorarsi, non retrocedere. Se tornassi in Italia, mi sembrerebbe di regredire.



Siamo realisti... può funzionare una relazione vedendosi 2-3 volte l'anno? Mi sento egoista, ho deciso io di venire qui e mi sembra ingiusto che anche lui debba sacrificare la sua vita cercando di mantenere questo rapporto. E' come se ci fosse un filo, che inevitabilmente diventa sempre più sottile e noi tentiamo con tutte le nostre forze di rinforzarlo. Inutilmente, perchè tenderà sempre ad assottigliarsi.

Tutti questi discorsi per darvi un consiglio che mi viene veramente, ma veramente dal cuore: se avete intenzione di partire, partite subito in due. Altrimenti è meglio se non partite.



Saluti da Helsinki.

Simona

martedì 6 marzo 2012

Pakata pakata pakata

E' il momento di fare i bagagli... TORNO IN ITALIA, DEFINITIVAMENTE!!! Mi sono stancata di stare qui, non ce la faccio più, non riesco a stare lontana dalla mia famiglia... è stata una decisione dura da prendere (e magari forse me ne pentirò), ma ora mi sento di agire così, per il mio bene...


Ci siete cascati? E' il momento di fare i bagagli sì, ma solo per cambiare casaaaaa! (Ma quanto sarò scema??)
Mi sposto più vicino al centro e al luogo di lavoro. Un po' mi dispiace di abbandonare il CIMO building. Ma dall'altra parte sono contenta. Mi sono un po' stancata di vedere gente che viene per 2 mesi, poi se ne va e arriva gente nuova e così via... E poi tutti che mi raccontano le loro storie e di cui, mi spiace dirlo ma è così, non me ne frega nulla, perchè è gente che molto probabilmente non sentirò/rivedrò MAI PIU'. Mi sono anche stancata dei trasporti! Voglio solo camminare e andare in bicicletta! Che bello che tra poco torna l'estate e potrò di nuovo pedalare.. mi manca!!!
Insomma andrò ad abitare con un mio compaesano!! Mi sentirò come a casa :)

Ultimo saluto al CIMO:


Prima di iniziare ad impacchettare:






Durante:





Dopooooo:








Ancora non ci credo che sia riuscita a svuotare la camera, mi sembrava di non finire mai!


Ora sono nella casa nuova, finalmente sono in una CASAAAA! Ci sto già benissimo, è molto carina e comoda. Ed è una pacchia avere il lavoro così vicino, mi sento molto più rilassata!
Traslocare non è stato molto facile. Eravamo in due ma abbiamo fatto tutto con autobus e tram. Non avevo mobili e roba tanto pesante da portare, ma se mai dovessi ricambiare casa (spero di nooo), non rifarò di certo un trasloco del genere!

Che altro dire.. sono sempre un po' malinconica quando cambio qualcosa. Ultimamente ho cambiato tante cose e forse sono cambiata molto anche io. In fondo non è male, è un po' come nascere tante volte e vivere diverse vite.

Saluti da Helsinki!

Simona

martedì 28 febbraio 2012

Luistelen, luistelin, olen luistellut!

Genteeee!

Giovedì 23 Febbraio 2012: altra giornata da ricordare. Sono ancora viva e senza ossa rotte! Ho sperimentato il pattinaggio sul ghiaccio, per la prima volta nella mia vita! Ora mi sento un' ottantenne dolorante, ma lasciamo stare.. è stata una bella esperienza :)
Anche a Lucca, in Piazza Napoleone (la piazza grande oh!), tutti gli anni nel periodo natalizio mettono una pista di pattinaggio. Non ho mai provato, ma ero spesso tentata. Mai avrei immaginato di farlo dopo qualche anno, a Helsinki! E' bello non sapere cosa può capitarmi tra qualche anno.. magari sarò in Australia a fare surf!

Prima
Prima di pattinare ero un po' preoccupata, ma poi pensavo: "Massì, sarà facile! Al massimo mi reggo sui bordi della pista e via". Poi ne parlavo con degli indigeni e tutti mi dicevano che la prima volta può essere difficile, quindi avevo un po' di strizzaaaa!
Quando sono arrivata alla stazione, ho visto che la pista non aveva bordi abbastanza alti per reggermi. Il primo pensiero è stato: "NOOOOOOOO".

Durante
Sono caduta due volte, ma mi sono vista a terra molte altre volte. Ahaha mi sentivo una deficiente impacciataaaaa :D
Non so frenare (e penso che sia molto difficile che impari). In 3 ore sul ghiaccio ho imparato ad andare un pochino avanti e l'obiettivo principale era "Non cadere, non cadere non cadere, non cadere, non cadere".

Dopo
Impressioni: è difficile, avevo sottovalutato. Ma l'ho fatto e l'importante è provare, sempre. Pattinare potrebbe diventare il mio nuovo hobby invernale :) Il giorno dopo mi faceva male tuttooo! Gambe, braccia e chiappe soprattutto!


Io mentre pattino la prima volta



Domenica 26 Febbraio 2012: se una cosa piace e diverte, perchè non rifarla? Quindi sono andata di nuovo a rischiare la rottura delle ossa sul ghiaccio! Stavolta a Tikkurila, dove c'è una pista di ghiaccio gratuita. L'inizio non è stato molto promettente, dato che sono caduta col culo in terra ancora prima di mettere piede nella pista. Un buon inizio!



ahaahah sono impeditaaaa


Ho fatto anche un bel volo, ho visto improvvisamente il cielo e mi sono ritrovata sul ghiaccio. Diciamo che in queste due giornate di pattinaggio, la cosa che ho sicuramente imparato è "cadere".

Dopo il pattinaggio, ho provato un'altra cosa veramente divertente: pulkkamäki! Sarebbe la discesa da una collina innevata su uno slittino (pulkka = slittino; mäki = collina). Assolutamente da provare se vi capita l'occasione, è una figataaaaa! C'erano tante persone che si divertivano, grandi e piccini. Per una giornata mi sono risentita una bambina spensierata e sono stata una meraviglia :)

Ho tentato di fare un video durante la discesa, ma è stato un po' difficile:



E ora, un po' di foto del parco che abbiamo attraversato per arrivare alla collina:

Questo è un fiume!!



La profondità della neve

Sulla collina







Voglio nascere di nuovo in Finlandia e vivere tutta l'infanzia quiiiiiiiii!!!!


Saluti da Helsinki, alla prossima!

Simona




domenica 19 febbraio 2012

"Sììììììììmona fai caa" (cit.)

Il mio amico Màààààtteo mi dice spesso che faccio caa (toscano di "cagare"). Secondo me ha ragione, e ora elenco una serie di motivi. Questo è il post dell'autocritica. Forse non sarà molto interessante, ma mi serve per tenere tuuuutto sotto controllo :D
Bisogna sempre avere degli scopi ben chiari, per riuscire a raggiungerli!

Siccome sono pigra e oggi non ho voglia di studiare, mi sono messa a leggere alcuni miei vecchi post che ho scritto su questo blog. Ho letto taaaanti obiettivi che avevo in mente, ma solo pochissimi sono stati raggiunti! Allora... che sono qui a fare? A pettinà le bambole??

1) Intanto avevo detto che avrei dovuto imparare il finlandese e iniziare a parlarlo subito, fregandomene degli errori! Non lo sto facendo! Non sono molto avanti con le lezioni a dire il vero. Se volessi parlare in finlandese potrei farlo usando solo nomi al singolare e solo il tempo presente dei verbi. E' un po' scomodo, ma comunque qualcosa potrei già iniziare a dire. Ho iniziato a scrivere in finlandese con qualche amico, ma per raggiungere l'obiettivo "finlandese fluente", bisogna che inizi a parlarlo. E basta con sta storia che per impararlo mi serve il fidanzato finlandese! Io se voglio una cosa ce la faccio benissimo anche da sola, FUAH!!!
Ultimamente sto conoscendo una marea di finlandesi che parlano benissimo l'italiano, è impressionante! Possibile che noi siamo così tontiiii???

2) Bagno nel lago ghiacciato (o rotolamento nella neve) dopo la sauna (o savusauna) + pattinaggio su ghiaccio. Insomma!!! Queste esperienze avrei dovuto farle subito già l'anno scorso e raccontarvele!!! Tra poco arriva l'estate e ancora non le ho fatte. Quindi gli obiettivi "Rottura di ossa sul ghiaccio" e "Morire di infarto nel ghiaccio" non sono stati raggiunti. Faccio caa!

3) Comprare una chitarra e iscrivermi ad un corso. La chitarra l'ho comprata, ma al corso non mi sono iscrittaaaaa! Sto studiando un pochino con un corso al pc, ma pochino pochino. E non ho neanche comprato una tastiera e cercato un gruppo in cui suonare! Ma per questo ho cambiato idea, non avrei tempo e non si può fare tutto! Ma faccio caa lo stesso.

Poi ci tengo a modificare alcune cose che avevo scritto sugli indigeni e che ho riletto prima:

1) "I finlandesi sono strani". Modifica: "I finlandesi sono MOLTO strani".
2) "I Finlandesi sono molto onesti, si fidano e sono affidabili. Se ti dicono una cosa, è vera." Modifica: "Non è vero, fare moooolta attenzione, sempre".
3) "Le indigene sono delle nullafacenti strafottenti, per cui le cose più importanti nella vita sono il parrucchiere, le unghie, il caffè, le sbronze, sfornare figli". Modifica: "Non è vero. Ho finalmente avuto a che fare con indigene, anche se poche, che fanno bene e seriamente il loro dovere".


Non si finisce mai di imparare!


Saluti da Helsinki


Simona

mercoledì 15 febbraio 2012

Dear friends, I'm popular :D

Salve gente,

come molti di voi già sanno, sabato scorso è stata pubblicata una mia intervista sul giornale "Il Tirreno" di Lucca :)

Link all'articolo


Ho avuto dei momenti di popolarità! Sembra una cavolata, ma queste piccole cose danno forza e motivazione. Quella motivazione che avevo perso prima di Natale è finalmente tornata e ora sto lavorando a raffica per la mia prima pubblicazione ^_^  A Maggio andrò anche ad un'importante conferenza a Philadelphia (The American Society of Gene & Cell Therapy) e questa cosa mi gasa un sacco! Per la prima volta negli Staaateeees :D

Nell'articolo c'è un piccolo errore, che tengo a precisare perchè ho ricevuto dei commenti! Chi mi conosce sa bene che le band finlandesi a cui mi riferisco sono principalmente gli HIM, seguiti da Sonata Arctica, Negative, Amorphis.. e bla bla bla bla. So bene che i Sigur Ròs sono Islandesi e in realtà conosco solo 2 loro canzoni! Quindi via su, dovrebbe essere noto che a volte i giornalisti aggiungono cose :)
Ripensandoci mi è andata anche bene! Vi immaginate se avessero scritto: ".....la mia passione per le band finlandesi come i TOKIO HOTEL", oppure ".......la mia passione per le band finlandesi come JUSTIN BIEBER". Oppure bo.... bwahahaahahahahah

Vabbè... enjoy the article :)


Saluti da Helsinki

Simona

sabato 11 febbraio 2012

Gli indigeni non si dicono: "Ti amo"

Cari lettori e lettrici,

ho felicemente constatato che il blog ha raggiunto le 10.000 visite. Quando iniziai a scriverlo, mai mi sarei aspettata un numero così alto!!
Mi spiace che scrivo sempre meno, ma le novità non sono tante e non voglio annoiarvi con le solite storie "E' inverno, c'è la neve, fa freddo" ecc. ecc. Si sa che ci sono montagne di neve, con -17°C e si crepaaaa!!!
In tutta Europa è così, persino in Toscana! Mi piace quando, su Facebook, le persone mettono le foto di quei due fiocchi di neve caduti e si lamentano dei -3°C :)  Dilettanti!!! :D
Tante persone hanno l'idea che in Italia, per due fiocchi di neve, tutto il traffico è in panico, mentre qui è sempre tutto perfetto anche con tonnellate di neve. Allora lo riscrivo (mi sembrava di averlo già detto): non è tutto sempre perfetto qua! Venerdì scorso ho dovuto fare metà del tragitto "lavoro-casa" a piedi, perchè il traffico era completamente bloccato e l'autobus percorreva un metro ogni ora. Non è stato divertente.
Si fa il possibile, ma neve e ghiaccio creano disagi ovunque, a chi più e a chi meno, ma comunque disagi. Sfatiamo questo mito della perfezione assoluta in tutto :)

Oggi vi racconto una curiosità sugli indigeni che ci è stata detta dalla nostra insegnante di finlandese. Non so se sia vero o meno. Comunque, dopo la storia che in Finlandia non ci si bacia, è venuta fuori la storia che gli indigeni non si dicono neanche "Ti amo".
"Ti amo" è considerato troppo forte, troppo poetico, per cui gli indigeni si limitano ad un "Mi piaci", anche dopo anni e anni di matrimonio. Oddio... trovare qui in Finlandia coppie felicemente sposate da tanti anni è raro (per non dire impossibile), ma questa è un'altra storia. Se uno dei due dice improvvisamente "Ti amo", è considerato un problema: come mai ha detto "Ti amo"? Cosa è successo?? Cosa c'è che non va??
Sarà vero?

Ma qui sembra vietato anche ridere (è concesso solo da sbronzi)! Ieri sull'autobus c'era una ragazza finlandese che rideva a crepapelle, proprio di gusto, rumorosamente. Era con un ragazzo e non era sbronza, semplicemente rideva per qualcosa! E tutti sull'autobus la guardavano in modo sospetto.. "Oggesù che ha da ridere così? Perchè ride?? Oh fai silenzio!!". Non si può essere ILOINEN qui? :D

Detto questo... a fine mese saluterò il CIMO building, mio domicilio per un anno e tre mesi. Mi sposterò vicino al luogo di lavoro, sperando di eliminare un po' di stress :)
E così, chiudo definitivamente un capitolo e ne inizio un altro.

Saluti da Helsinki!

Simona